Rubrica di viaggi a cura di Maria Grazia Lombardo
La patria dell'Arte e dello zafferano... Città della Pieve
Questa settimana accontentiamo gli amanti dell’arte! Andiamo in un borgo umbro al confine con la Toscana, CITTA’ DELLA PIEVE, patria di Pietro Vannucci detto il “Perugino”, le cui opere sono conservate nelle chiese di questo paese. Non solo arte! Questo borgo è la patria anche dello ZAFFERANO!
Un’ iniziativa molto utile è la segnalazione di due percorsi con due colori diversi, azzurro e verde, uno indica il percorso dei vicoli e l’altro quello del paesaggio. Il primo riguarda ben 19 luoghi dove è possibile apprezzare suggestivi scorci della cittadella. La prima cosa che colpisce è la prevalenza del colore rosso, tutti gli edifici sono costruiti con il laterizio tipico locale, con sfumature che vanno dal rosa chiaro a una tonalità più scura, che si produce dal XIII secolo VIA VERRI, VIA DEL FANGO, VIA DELLE FORBICI E VIA DELLE CASE BASSE sono le più suggestive, l’attrazione più famosa è VIA BACIADONNE, una delle vie più strette d’Italia, infatti ci si transita in fila indiana, non si sa bene perché sia stata costruita così stretta, la tradizione vuole che alla base di tutto ciò sia un litigio tra i due proprietari confinanti.
Il percorso del paesaggio valorizza la posizione del borgo, a sud il Monte Cimino, a sud est il Monte Peglia e i Monti Sibillini, a est il Montarale, la Valle del Nestore e il Monte Subasio, a nord i colli sul Trasimeno e a ovest il Monte Cetona e il Monte Amiata, son ben otto i belvedere da ammirare. I più semplici da raggiungere sono quello della Rocca, il secondo da via Garibaldi, il terzo dalla chiesa di San Pietro, da non tralasciare quello da via Del Fango e via Del Pero. Seguire questi percorsi è un modo perfetto per immergersi nell’atmosfera del paese e lasciarsi incantare dalle sue bellezze.
Proseguiamo con le cose da vedere: ORATORIO DI SANTA MARIA DEI BIANCHI, custodisce l’opera più preziosa del Perugino, l’Adorazione dei Magi, un affresco di sette mt., che occupa un’intera parete. Il DUOMO dedicato ai Santi GERVASIO e PROTASIO, alle spalle dell’altare, nell’abside, c’è un’altra opera del Perugino, La Madonna in Gloria con I Santi, del 1514. L’altro dipinto del famoso Pittore, Il Battesimo di Cristo, si trova nella prima cappella della navata a sinistra. Dopo l’entrata nella stessa cappella c’è anche un ritratto del Perugino. PALAZZO CORGNA, la più importante dimora signorile del borgo, all’interno la corte interna con pozzo, si entra nella sala del Governatore al piano terra, una delle più belle, affreschi sulle pareti e sul soffitto realizzati dal pittore Niccolò Circignani, detto “Pomarancio”. Altrettanta bellezza si ammira negli affreschi che decorano il primo piano. Le stanze interne e gli scaloni monumentali sono decorati con raffigurazioni grottesche e grandi riquadri di carattere mitologico e sacro. Continuiamo il percorso alla scoperta del Perugino che ci porta alla CHIESA e MUSEO DI SANTA MARIA DEI SERVI, dove è conservata la Deposizione dalla Croce, dipinta nel 1517. Nei sotterranei sono state collocate urne e sarcofagi etruschi scoperti alla fine del 2015, attualmente allo studio della Soprintendenza, una scoperta straordinaria con reperti ben conservati risalenti al III secolo, a.C. uno dei due sarcofagi ha una lunga iscrizione tradotta come “Laris Pulfnas figlio di Arnth”. I coperchi ritraggono i defunti a busto nudo con ghirlande di fiori, sdraiati su due cuscini come se partecipassero a un banchetto. Questa recente scoperta si può visitare soltanto con visita guidata. CHIESA DI SAN’AGOSTINO, costruita fuori da Porta Fiorentina, conserva belle tele di Salvio Salvini. CHIESA DI SAN FRANCESCO, oggi Santuario della Madonna di Fatima, appena fuori da Porta Perugina, con la bella facciata del XIII secolo. La CHIESA DI SAN PIETRO, sul limite delle Mura, dove c’era l’antica porta Castello. ORATORIO DI SAN BARTOLOMEO, di fronte alla Rocca Perugina, dove è conservato il bellissimo affresco con la Crocifissione, conosciuto come “Il pianto degli Angeli”, dipinto dal senese Jacopo di Mino Del Pellicciaio. Città della Pieve è davvero uno scrigno di opere d’arte tutte da scoprire!
Questo borgo è famoso anche per lo Zafferano. Questa spezia viene usata dagli abitanti non solo per il riso ma viene impiegata nei modi più creativi possibili. Nella metà di ottobre hanno organizzato un evento che si chiama “Zafferiamo”, durante il quale offrono la possibilità di scoprire tutto sulla coltivazione di questa pregiata spezia e i suoi segreti. Nelle bancarelle allestite in piazza si trovano grappe, liquori, tè, tisane, saponi, stoffe, marmellate, salsine, biscotti e miele, ovviamente a base di zafferano. Per chi vuol provare a coltivarlo, in piazza si potrà ritirare gratuitamente il vasetto con un bulbo già piantato da portare a casa. Durante questa manifestazione c’è la possibilità di vedere l’Orto del Seminario dove viene coltivato, una visita guidata spiega la storia e l’evoluzione di questa pianta. Il croco di Pietro Perugino zafferano purissimo in fili di Città della Pieve è coltivato in Umbria fin dl XIII secolo, come testimoniano antichi documenti e statuti di Perugia. E’ stato costituito un Consorzio che tutela e promuove la produzione, che salvaguarda la tipicità e regala una serie di prodotti tipici squisiti contenuti all’interno di una cassetta di legno del cantiere 56.
In gennaio c’è la SAGRA DELLA POLENTA a Moiano frazione del comune. Nel periodo pasquale MOSTRA MERCATO, QUADRI VIVENTI e La tradizionale INFIORATA. Tra il 19 e il 21 giugno la festa di San Luigi, la via principale del paese si ricopre di petali di fiore, spandendo nell’aria i profumi più freschi. Gli artisti incaricati dispongono i petali ispirandosi alle opere rinascimentali. Pochi giorni dopo c’è la SAGRA DELLE LUMACHE, nella frazione di Moiano. Intorno a Ferragosto si tiene il PALIO DEI TERZIERI per circa 10 giorni che si concluderà con la gara della “Caccia al Toro tra i Terzieri”. Gli sfidanti sono il “Borgo Dentro” Il Casalino e il Castello. Nel periodo natalizio i tradizionali MERCATINI DI NATALE e la creazione del PRESEPE MONUMENTALE nei sotterranei di Palazzo Corgna. Questa tradizione risale al 1966, quando per la prima volta, il terziere di Castello allestì un presepe spettacolare sulla superficie di 400 mt nei sotterranei.
Tra i piatti tipici oltre alle molteplici specialità allo Zafferano, ricordiamo il PICI CACIO E PEPE, tipica pasta del posto servita direttamente nella forma di formaggio. Da non perdere la PANNA COTTA ALLO ZAFFERANO. Infine brindiamo con i vini Rosato, Ciliegiolo e Sangiovese!
Alla prossima cari Amici.
Maria Grazia Lombardo
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