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Immagine del redattoreIl Blog di EmiDestro

Amici di viaggio

Rubrica di viaggi a cura di Maria Grazia Lombardo

Riprendiamo i nostri viaggi da Vallo di Nera!


Ben ritrovati cari Amici!

Come avete passato le vacanze? Qualcuno di voi è riuscito a visitare qualche borgo di cui abbiamo parlato nella nostra rubrica? Se sì ci piacerebbe saperlo e avere vostre opinioni in merito.


Riprendiamo il nostro viaggio, oggi andiamo a VALLO DI NERA, borgo medievale in provincia di Perugia. La vera bellezza di questo borgo è il borgo stesso, abbracciato dalla cinta muraria e da alcune torri, conserva la sua struttura urbanistica medievale a pianta ellittica, all’interno troviamo vicoli stretti sormontati da archi, ogni angolo è uno scorcio da fotografare. Le abitazioni colpiscono per la loro struttura, sono tutte interamente con la facciata in pietra, non capita molto spesso di vedere paesi così belli e ben conservati. Di probabili origini celtiche, abitato dai NAHARLI (dal fiume NAHAR ovvero Nera), in seguito è stato abitato dai romani. Nel IV secolo, la CURTIS Longobarda di Vallo apparteneva al Ducato di SPOLETO, che nel 1217 concesse al borgo l’edificazione del CASTELLO. Il condottiero PIETRONE DA VALLO, a capo di una coalizione di castelli della Valle, nel 1522 insorse contro Spoleto ma finì bruciato. Anche i Lanzichenecchi lo depredarono. Il castello di Vallo risorse poco dopo, come è raffigurato in un affresco di Jacopo Siculo in cui è rappresentata la città integra e fiorente. Buona parte della cinta muraria (la Carbonaia) è presente insieme a la possente Torre munita di mensoloni e caditoie.



Due sono le porte di accesso: PORTA RANNE e PORTA DOGANALE, PORTELLA. Dentro le mura si ha la sensazione di vivere nel Medioevo: feritoie, mensoloni, passaggi stretti, vicoli bruniti e serrati, chiese romaniche e portali in pietra.

Da visitare la CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA (XII secolo) in cui sono conservati importanti affreschi di Scuola Giottesca, tra cui la famosa “PROCESSIONE DEI BIANCHI” (1401). Sul punto più alto di Vallo sorge la CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA, in stile romanico del XIII secolo, dedicata al Patrono, conserva nell’abside affreschi di Jacopo Siculo. La CHIESA DI SANTA CATERINA alla quale era annesso il convento delle Terziarie Francescane. Fuori dalle Mura si trova la CHIESA DI SAN ROCCO del '400, con facciata a capanna, ornata da una grata in ferro battuto.


Lungo il territorio si trovano castelli e ville, a PIEDIPATERNO, antico insediamento di fondovalle, da visitare la CHIESA DI SAN SEBASTIANO, eretta nel 1253, la CAPPELLETTA DI MADONNA DELLE GRAZIE, LA CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO, i resti dell’antica ABBAZIA DI SANTA MARIA DELL’EREMITA, posta lungo la via Nursina.

Nel borgo di GEPPA, piccolo castello di origini altomedievali, si trova la CHIESA DI SANTO STEFANO, inoltre nell’antico insediamento di PATERNO si ammirano le chiese di SAN GIUSTO e SAN BERNARDO. A Meggiano si può visitare la CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO del XVII secolo, e la CHIESA DI SANTA MARIA DE PEDEMONTE. Nelle vicinanze si scorgono le case dirute di ROCCAGELLI e LA FORCA.


Uscendo dalle Mura di Vallo si trovano alcuni piccoli gioielli che vale la pena visitare, tra questi c’è il minuscolo borgo di SANTA MARIA con la chiesa francescana, il borgo di CASALI la cui fondazione risale al cinquecento, la piccola chiesa di SAN ROCCO e l’EREMO DI SANT’ANTONIO.

In questo borgo, chiamato il PAESE CASTELLO, si possono scoprire itinerari abituali dei pastori, le vie di transumanza, passando attraverso panoramici sentieri di montagna, tra pievi solitarie, edicole votive e querce ultracentenarie

Il territorio è solcato da sentieri percorribili a piedi o in mountain bike che confluiscono sul tracciato della ex ferrovia Spoleto-Norcia parallela del fiume Nera. Gli appassionati di sport possono calarsi nel canyon del Fosso di Roccagelli tra le acque in cascata oppure fare rafting sul fiume Nera, arrampicarsi lungo le mulattiere che portano ai Monti Bacugno e Coscerno, attraversando i boschi, i pascoli, i sentieri di transumanza e le preziose tartufaie, nei giorni della manifestazione “Fior di Cacio” i bambini possono fare passeggiate a dorso di asinello.


Tra le curiosità, spicca la CASA DEI RACCONTI, un centro di ricerca sulla letteratura popolare che conserva e raccoglie materiale cartaceo, editoriale, audiovisivo e digitale con lo scopo di preservare e diffondere la cultura popolare: storie della montagna, aneddoti degli abitanti tramandati oralmente di generazione in generazione.

Ci sono degustazioni, educational per apprezzare al meglio il formaggio, Laboratori sulla trasformazione del latte in cacio, sulla filatura della mozzarella, musica, folklore e animazione per i bambini.

Naturalmente l’evento più famoso è “Fior di Cacio” manifestazione gastronomica dedicata ai formaggi che si tiene il mese di giugno.

Nei mesi di luglio e agosto c’è “La Terra dei Racconti” manifestazione che prevede una rassegna teatrale di piazza, incontri con autori, storie itineranti per le vie del borgo e un concorso letterario. Altro evento in agosto la “Sagra delle lumache”, in ottobre “Il trionfo del Bosco” manifestazione che celebra l’autunno.

FOTO © Annarita Di Curzio

I prodotti tipici sono: il tartufo nero, il formaggio pecorino, i salumi, farro, lenticchie e le trote del fiume Nera.

Tra i piatti tipici troviamo gli “STRANGOZZI AL TARTUFO” o le TAGLIATELLE, LE MINESTRE E LE ZUPPE (come la Zuppa di Farro e Castagne a base di farro, castagne e legumi) le TORTE SALATE (come il Tortino con zafferano e funghi) GNOCCHI AL CASTRATO, POLENTA AL TARTUFO. Nei secondi piatti si può gustare l’AGNELLO TARTUFATO, L’ANATRA AL FORNO, le POLPETTE AI FUNGHI e ZAFFERANO.

La ricotta è l’ingrediente di tanti dolci, nel periodo natalizio c’è la TORTA DI NATALE a base di mele cotte, cioccolato, cannella, noce moscata e frutta secca, il tutto viene avvolto nella pasta frolla.


Cari amici, termina qui il nostro viaggio ci ritroviamo la prossima settimana per scoprire altri meravigliosi borghi!


Maria Grazia Lombardo


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