Rubrica di viaggi - Speciale Borghi più belli di Italia
La porta d’ingresso della Calabria: ROCCA IMPERIALE
Carissimi amici, ben ritrovati!
Pronti? Si riparte!!!
Questa settimana visitiamo la Calabria e precisamente ROCCA IMPERIALE, in provincia di Cosenza.
Borgo medievale considerato la porta d’ingresso della Calabria, sul confine della Basilicata, conta circa 3000 abitanti, uno dei più pittoreschi d’Italia, richiamo turistico per la sua posizione, la bellezza del mare, il paesaggio, la ricchezza della collina e della montagna retrostante, il patrimonio architettonico e storico, il clima. Si trova tra il Parco Nazionale del Pollino, la Piana di Sibari e l’Area del Metapontino. Situato su una collina di 200 mt., le sue abitazioni sono disposte a gradinata ai piedi della fortezza da cui prende il nome. Conserva ancora il suo aspetto medievale con viottoli, ripide salite, l’antico campanile e le costruzioni militari. Ha la forma di una piramide che costeggia tutto il pendio est della rocca scendendo dolcemente verso la pianura, vi sono molti edifici storici da visitare: l’ex MONASTERO FRANCESCANO (oggi Museo delle cere) presso di esso si trova il chiostro con cisterna, il porticato, le celle e la chiesa.
Fuori dal centro abitato troviamo la CAPPELLA DELLE CESINE, conosciuta anche come SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLA NOVA. Nel Museo delle Cere si trova una collezione creata dal Maestro Giuseppe Tufaro, signore del posto, oltre alle statue si può ammirare la collezione di conchiglie, minerali, sapone e altri oggetti. Una spettacolare combinazione, tra sacro e profano, mostra personaggi storici, artisti, religiosi di rilievo della storia d’Italia e del Panorama Mondiale; a grandezza naturale con capelli veri, si possono ammirare sculture di Federico II di Svevia a De Gasperi, da Mussolini a Che Guevara, da Madre Teresa di Calcutta a Rita Levi Di Montalcini, da Giuseppe Verdi a Totò.
Da visitare la CHIESA MADRE dedicata a Santa Maria in Cielo Assunta, situata in una piazzetta molto bella, provvista di campanile, con il rosone e l’orologio posti sulla facciata, all’interno si trovano il polittico e il crocifisso in legno. Le cappelle del CARMINE e di SAN GIOVANNI DEL SS. ROSARIO, dove si possono ammirare le statue lignee settecentesche di scuola napoletana, la scultura seicentesca della madonna del Rosario sull’altare maggiore.
Il borgo è bagnato dal mar Ionio, presenta 7 km di spiagge bellissime, alcune fatte di scogli, ciottoli, fine sabbia dorata, come la spiaggia di San Nicola e la spiaggia del Lungomare, da cui si può ammirare uno squarcio sul Castello Svevo che domina la sommità del colle.
Molti registi lo considerano un “Set naturale all’aperto”, come disse Pupi Avati che vi girò “Le nozze di Laura” nel 2015, anche il grande Totò fu protagonista nel 1955, tra i vicoli di Rocca Imperiale, del film “Destinazione Piovarolo”.
Sulla parte alta del paese si trova il CASTELLO SVEVO, una delle attrattive principali del borgo. La visita guidata consente di entrare nella fortezza di Federico II di Svezia e conoscere la storia. Si ammira il fossato, il ponte levatoio, le torri, la cucina, la piazza d’armi, le scuderie e il terrazzo panoramico sul Golfo di Taranto. Nel 1985 gli ultimi eredi della casata che lo possedeva, decisero di donarlo al Comune di Rocca Imperiale.
Nel centro storico si trovano stradine, vicoli e vicoletti, il paese è ricco di angoli nascosti suggestivi e terrazze panoramiche.
Sul bellissimo lungomare si possono fare passeggiate, corse e percorsi in bicicletta.
Ogni anno l’1 e il 2 luglio si festeggia la Madonna della Nova all’interno dell’omonimo Santuario, secondo una leggenda, è stato edificato per volere di un principe pellegrino che dopo essere naufragato si ritirò sulla rocca per farvi penitenza. Ci furono anche i Turchi, sbarcati in quattromila il 29 giugno 1644 per prendere la fortezza, non potendola conquistare, per ritorsione incendiarono la chiesa. Si salvò il bellissimo campanile del XIII secolo, in stile siculo-normanno e il rosone trecentesco.
Il Comune ogni anno organizza un Festival della poesia chiamato “Il Federiciano”: i partecipanti al concorso possono ambire a vedere “pubblicata” la loro opera sulle mura esterne delle case, insieme a grandi autori quali Ugo Foscolo.
L’ultima domenica di Carnevale si festeggia con la sfilata in maschera e la Sagra delle Maiatiche (frittelle con peperoni secchi).
Tipico prodotto del borgo al primo posto il famoso Limone di denominazione IGP, coltivato da secoli nel suo territorio. Frutto di colore giallo intenso e con un profumo straordinario si contraddistingue da altri limoni. Il frutto ha forma allungata, di medie dimensioni e un peso medio di 100 – 160 gr., con alta resa in succo, è pressoché privo di semi ed ha un profumo eccellente.
Nella gastronomia troviamo “Frizzul Ca’ Millic” (maccheroni con sugo e mollica), Laganelli con ceci, Arrosto di capretto e di maiale, peperoni e melanzane fritti, “Muffit” (sfogliata con ciccioli di maiale), Torta al limone e tutte le molteplici ricette con questo frutto straordinario.
Cari amici, termina qui il nostro viaggio.
Ci ritroviamo la prossima settimana per scoprire altri meravigliosi borghi!
Maria Grazia Lombardo
Maria Grazia Lombardo
Per il lavoro non poteva concedersi molti viaggi, ma raggiunta la pensione insieme a suo marito Vittorio, scoprono quanto sia bello viaggiare.
Insieme sono diventati viaggiatori incalliti alla ricerca di Borghi italiani.
"Adoriamo viaggiare in libertà, alla ricerca dei Borghi più belli di Italia, e non solo, siamo alla ricerca di storie, origini e leggende legate ai posti che visitiamo. "
Questa passione, Maria Grazia ce la trasmette scrivendo per il Blog "Love you Toscana" con la rubrica: "Amici di viaggio - speciale Borghi più belli di Italia" di cui ne è l'Autrice.
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