Rubrica di viaggio - Speciale Borghi più belli di Italia a cura di Maria Grazia Lombardo
Un antico borgo templare: CASTELMEZZANO
Ben ritrovati amici!
Come avete trascorso questa estate?
E’ un momento difficile per molti, spero che qualcuno sia riuscito a visitare qualche borgo di cui abbiamo parlato nella nostra rubrica.
Ripartiamo! Questa settimana vi porto a CASTELMEZZANO, l’antico borgo templare, situato in provincia di Potenza: sorge a 750 m. s.l.m., immerso in una cornice di eterea bellezza, abbarbicato tra le alte guglie delle Dolomiti lucane. Si trova vicino al parco Naturale di Gallipoli Cognato, piccole Dolomiti lucane.
Le sue origini sono comprese tra il VI e il V sec. a.C.: alcuni greci penetrarono nella valle del Basento e fondarono il centro abitato di Maudoro, ossia “Mondo d’oro”. Nel X sec. d.C. le invasioni saracene costrinsero la popolazione locale a fuggire e a cercare riparo tra le vette delle montagne degli arabi che stavano invadendo la zona.
Dopo l’occupazione longobarda, vi si insediarono i normanni tra il XI e il XIII sec. d.C., costruirono un CASTELLO, questo fu un periodo di pace e di sviluppo, ma con gli angioini conobbe un forte declino. Con gli aragonesi, tra il XIV e il XVI sec., le condizioni economiche e sociali rimasero invariate. Nel XIX sec., Castelmezzano fu toccata dal fenomeno del brigantaggio, che contribuì, non poco, alla scelta di molte famiglie a trasferirsi oltreoceano. Oggi la storia secolare di questo borgo è ancora presente, seppur sciupata dalla polvere del tempo, che contribuisce ad arricchire il luogo di magia e suggestione. Il paese era magione templare, presenta diverse testimonianze distribuite in tutto il borgo, a partire dallo STEMMA.
Questo rappresenta inequivocabilmente quello dei TEMPLARI, in quanto raffigura due cavalieri su un unico cavallo. Un simbolo che riassume in una sola immagine povertà, carità e dualità spirituale, bianco e nero, bene e male. Dal castello sono ancora visibili una parte del muro di cinta, resti di mura rialzati sulla roccia, una cisterna per la raccolta delle acque meteoritiche, la lunga e ripida scalinata scavata nella roccia che oggi appare decisamente consumata e logora, non per questo meno affascinante. Questa porta a un probabile posto di vedetta, da cui era possibile sorvegliare la vallata del fiume Basento.
Il suo centro urbano è molto caratteristico, le case sono di piccole dimensioni, sembrano incastrate nella roccia, che rappresenta l’elemento principale di tutte le costruzioni. Ogni casa ha il tetto in lastre di pietra arenaria. I luoghi da visitare in questo gioiello lucano di immenso valore, sono davvero tanti.
CHIESA MADRE DI SANTA MARIA DELL’OLMO: risale al XIII sec. All’interno è possibile ammirare straordinari dipinti, come quello della Madonna del Carmelo, delle Anime Purganti e della Trinità terrestre, nonché statue religiose di gran valore.
CHIESA DI SAN SEPOLCRO: attualmente anche cimitero comunale, nella quale è custodita la bellissima statua in legno della Madonna dell’Ascensione del XIV sec. La leggenda narra che tale statua fu trovata da due pescatori in riva al mare, i quali, su richiesta della Vergine, hanno trasportato la statua stessa proprio a Castelmezzano, dove, una volta giunti, divenne talmente pesante da non poter essere più spostata. Nella cappella infatti, vicino alla statua vi è anche la raffigurazione dei due pescatori.
CAPPELLA DELL’ANNUNZIATA: forse costruita nel XVIII sec., ubicata nella parte più alta del centro abitato. Per questo fu scelta, il 14 agosto 1860, dai liberali del borgo che vi issarono la bandiera tricolore in onore dell’arrivo di Giuseppe Garibaldi. In tempi remoti si svolgeva il rito del “compare”. L’evento era costituito da giovani del paese che sceglievano i loro compari di cresima, per poi girare, mano nella mano, attorno alla Cappella.
CAPPELLA DI SAN MARCO: venne chiamata così durante la visita pastorale nel 1544 dell’Arcivescovo di Acerenza e Matera, Giovani Michele Saraceni. All’interno è presente un antico quadro della Madonna Delle Grazie.
Percorrendo la strada principale del paese, partendo dal Palazzo del Municipio, si raggiungono i ruderi del Castello di epoca normanna, da dove è possibile godere un panorama mozzafiato. Affascinanti anche i palazzi del centro storico, dalla elegante struttura, che poggia su basi di semplicità.
PALAZZO DUCALE: appartenuto alla famiglia DE LERMA, ultimi Signori di Castelmezzano.
PALAZZO COIRO: situato alle spalle della chiesa Madre, costruito nel XIX sec. con splendide ringhiere in ferro battuto.
Fuori dal paese, le ripide scalinate di pietra e gli stretti ponticelli permettono di raggiungere la Vallata del Capperino, dove è possibile ammirare i resti di antichi mulini in pietra.
Questo borgo è stato una delle location dei film “Un paese quasi perfetto” di Massimo Gaudioso e della serie televisiva “Questo è il mio Paese”, diretta da Michele Soavi. Nel 2018 appare nello spot dei giochi olimpici di Tokyo 2020, realizzato dalla Tojota. Nel 2019 fa da sfondo per uno spot della Ducati.
Vi piacerebbe ammirare il paese di Castelmezzano, le Dolomiti lucane e la valle, come fanno le aquile? Allora coraggio! Affrontate il VOLO DELL’ANGELO: un’attrazione adrenalitica che ha reso famosissimo il borgo e la vicina Pietra Pertosa. Agganciati a una carrucola, che corre su un cavo d’acciaio teso tra i due borghi prima citati, è possibile volare a 120 km/h, sospesi nel vuoto a oltre mille metri di altezza. Il paesaggio che si può ammirare da lassù è indescrivibile. I suggestivi scorci paesaggistici e il territorio che lo circonda, rendono Castelmezzano una location perfetta per un contatto diretto con la natura. Tra le escursioni più belle da fare, si può menzionare lo straordinario percorso delle SETTE PIETRE: una camminata di circa 2 km., che permette di raggiungere il vicino borgo di Pietra Pertosa. Sette le tappe da affrontare, ognuna delle quali ispirata al racconto “Vito ballava con le streghe”, di Mimmo Sammartino. Passo dopo passo si scopre ogni minimo dettaglio naturalistico di una valle, quella di Capperino, tra antichi resti di mulini ed edifici antichissimi. Un’altra escursione consigliata è quella lungo il sentiero della Croccia, che porta a una antica città, di cui sono visibili i resti, risalente al IV sec. a.C.
Principali eventi:
IL FALO’ DEL SABATO SANTO: tutti i ragazzi, con vecchi strumenti musicali (troccole e verricole) fanno il giro del paese per raccogliere la legna da bruciare la notte, con un grande fuoco nella piazza principale.
SAGRA DELLA QUAGLIATA: una festa che unisce la religione alla tradizione contadina. La prima domenica di maggio si festeggia la Madonna del Bosco, dopo i riti religiosi, tra canti e balli popolari, si produce la cosiddetta quagliata, cioè si fa il formaggio seguendo i metodi contadini di una volta.
FESTA DI SAN ROCCO: è la grande festa popolare in onore del Santo Patrono, che si tiene il 19 agosto. Una processione solenne si snoda per le vie del borgo, accompagnata da un concerto musicale e dai fuochi d’artificio.
FESTA DEL MAJO: un evento da non perdere (12 – 13 settembre) una delle rappresentazioni più suggestive legata ai culti arborei. Coppie di buoi trascinano un grosso tronco dal bosco fino al paese: l’albero viene innalzato in piazza, sulla sommità viene posta la “Cima”: un grande agrifoglio. Il Majo è così pronto per essere scalato dai ragazzi più allenati e forti. Il rito propiziatorio di fertilità si conclude con lo “sparo” della cima a opera dei cacciatori locali.
La cucina di Castelmezzano è molto particolare, mette in risalto i vecchi sapori di questo bellissimo borgo antico.
I piatti tipici sono un mix perfetto tra i piatti della Basilicata e i prodotti provenienti dalle dolomiti lucane:
STRANGOLAPRETI CON RICOTTA E MENTA
BACCALA’ A CIAUREDDA
MINESTRA DI PATATE E FUNGHI
POLLO IN SALSA PICCANTE
CARDI CON LE UOVA CALZONE DI ERBETTA
U CUTTIRIDD (pecora alla pignata)
Un consiglio è quello di gustare (soprattutto durante il periodo natalizio e pasquale) l’agnello o il capretto con spezie e patate alla brace oppure la pecora nel coccio. Altra specialità la “SAUZE’”, tipico salame sia dolce che piccante, la “PIZZATL” la focaccia tipica di Castelmezzano. Molto usate sono spezie. Erbette e fave, come condimento viene utilizzata una salsina dal nome “VINAIGRETTE” composta da olio, erbette varie, aceto di vino, sale, pepe e zucchero.
DOLCI: “CROSTI” fatti con il miele
VINO PRINCIPALE l’AGLIANICO DEL VOLTURE.
Qui termina il nostro viaggio, alla prossima!
Maria Grazia Lombardo
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Maria Grazia Lombardo
Per il lavoro non poteva concedersi molti viaggi, ma raggiunta la pensione insieme a suo marito Vittorio, scoprono quanto sia bello viaggiare. Insieme sono diventati viaggiatori incalliti alla ricerca di Borghi italiani.
"Adoriamo viaggiare in libertà, alla ricerca dei Borghi più belli di Italia, e non solo, siamo alla ricerca di storie, origini e leggende legate ai posti che visitiamo. " Questa passione, Maria Grazia ce la trasmette scrivendo per il Blog "Love you Toscana" con la rubrica: "Amici di viaggio - speciale Borghi più belli di Italia" di cui ne è l'Autrice.
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