Rubrica di viaggio - Speciale Borghi più belli di Italia a cura di Maria Grazia Lombardo
Un piccolo Borgo medioevale in provincia di Roma: ROCCA CANTERANO
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Questa settimana vi porto a ROCCA CANTERANO, piccolo borgo medievale in provincia di Roma. La storia di un borgo è avvincente ma invisibile: non si trovano milizie medievali però ci sono ottime ragioni per visitare questo piccolo e incantevole paese. Una di queste è il panorama che si ammira da ciò che resta della fortezza: una visuale unica completa su tutta (o quasi) la Valle dell’Aniene, speculare a quella che si ammira da Cervara a Roma: Il dedalo dei vicoli, che non solo si inseguono, ma si accavallano uno sull’altro fino a raggiungere la piccola terrazza su cui poggia la facciata della chiesa di Santa Maria Assunta.
Decima Comunità Montana dell’Aniene, si trova a 750 mt. di altitudine sulla diramazione dei Monti Ruffi, tale catena montuosa ha origine dell’antico popolo degli Equi che hanno abitato tale territorio, in seguito fu conquistato dai Romani, nel 100 d.C., fu meta vacanziera di molte famiglie benestanti, che trascorrevano le proprie vacanze in sontuose ville costruite in questo piccolo borgo di montagna. Alcuni resti di tali ville sono visibili e incastonati nella parte esterna della chiesa di Santa Maria Assunta.
Il paese presente attualmente risale al 1084 per volere dell’Abate di Subiaco che ordinò la sua costruzione. Fu realizzato un muro di cinta e una fortezza, una rocca per opporre resistenza a Landone, noto tiranno di Bellegra e Cerreto. Si racconta che nella fortezza scarseggiavano le donne, così militi e pastori ne fecero razzia nei paesi vicini. A distanza di tempo, istituirono una festa di riconciliazione con le famiglie delle rapite. Qualcuno sostiene che la trattativa per la pace andò in porto solo quando i roccatani accettarono di portarsi via anche le suocere: vi immaginate i canteranesi vivere in un borgo senza più mogli ma ancora abitato dalle madri!
Dalla costruzione passarono 500 anni e tale antica fortezza divenne inservibile, della maestosa rocca sono rimaste delle rovine, da queste fu costruito l’attuale Palazzo Moretti. Con l’espansione del territorio e l’aumento della popolazione, alcune case furono ricostruite al di fuori dell’antico muro di cinta. Seguirono delle mosse strategiche per difendere il borgo dalle bande criminali, modificando la distribuzione delle vie interne rendendole a “zig zag”, aggiungendo degli scalini. Attualmente tale struttura urbana è ancora presente, è divenuta una peculiarità di Rocca Canterano.
Da visitare:
CHIESA DI STANTA MARIA ASSUNTA: risale al XVII sec. all’interno una navata e una volta a botte su cui vi è un affresco che raffigura la visione di Ezechiele, la caduta degli Angeli ribelli e l’incoronazione della Vergine. Alle pareti laterali dell’Altare Maggiore ci sono due dipinti a olio che raffigurano l’Ultima Cena di Tito Troja. Nel 2000 un terremoto danneggiò gravemente la chiesa, ci furono dei lavori di restauro per riportare la struttura al suo originale splendore.
PIAZZA DEGLI EROI: si trova nel cento del paese, punto di riferimento di molti cittadini. Qui si allestiscono banchetti per le sagre, eventi, spettacoli teatrali, fiere e concerti.
PALAZZO MORETTI: è un edificio risalente al 1700, incorpora alcune rovine del borgo medievale abitato dai Romani del II sec. d.C.: si presenta con un salone restaurato nel 1990, con un soffitto a cassettoni, con decorazioni floreali. All’interno si notano dipinti sulle pareti con paesaggi alternati a decorazioni geometriche.
PRATO DEL MERRO: è una distesa pianeggiante in cui vi è un fontanile, un’area ristoro con tavoli e panche: il posto ideale per gli amanti del verde che desiderano passare una giornata rilassante, gustando un piatto della tradizione locale, respirando aria pura. Si transita per l’area attrezzata di Prato Marano, una lunga camminata (tra andata e ritorno circa 12 km) tra monti, boschi e prati. La vegetazione e la fauna sono quelle tipiche dell’Appennino Centrale.
In questo territorio montuoso è consigliabile il trekking accompagnato da escursioni. Un percorso consigliato parte da Rocca Canterano fino alla Frazione di Rocca di Mezzo (3 km circa). Accanto al parcheggio c’è un piccolo chalet-bar dove si può trovare la “carta degli itinerari naturalistici”. Senza essere alpinisti, meritano una visita le alte e vertiginose falesie di calcare che si aprono sul fianco del costone.
Una chicca che caratterizza il territorio di Canterano sono le sue profonde e misteriose grotte sotterranee che si incontrano passeggiando nelle aree boschive limitrofe al centro del paese. I sentieri per trovare queste spettacolari formazioni vengono indicati da muretti a secco, probabilmente antico luogo di sepoltura. Gli appassionati di speleologia o i semplici amanti dell’avventura si possono spingere all’interno di queste gole rocciose per itinerari originali e davvero insoliti. Le cavità sotterranee furono utilizzate in passato come rifugio in tempi di guerra, per sfuggire ad attacchi nemici e bombardamenti, restano oggi silenziosi testimoni di infinita bellezza.
EVENTI:
FESTA SANTO PATRONO SAN MICHELE ARCANGELO 8 maggio
SAGRA DEI CECAMARITI (pasta fatta a mano simile ai tagliolini) terza domenica di agosto in viale Floresiano di Fausto. Tale evento si ripete ogni anno per ricordare il “Ratto delle donne”, un mito secondo cui gli agricoltori e i pastori rapirono delle donne di Canterano e Cerreto, per riconciliare le famiglie di origine delle rapite fu istituita questa festa in cui si gusta tale specialità.
In onore della Madonna del Divino Amore, vi è una fiaccolata che parte da Roma e tocca alcuni comuni della provincia fino ad arrivare al borgo. Si tratta di una tradizione che si ripete ogni 7 di settembre dal XIX secolo.
8 settembre gira un tamburino per le vie del paese che annuncia l’inizio della festività. Si procede con una processione al mattino con dei colori che richiamano le diverse confraternite religiose presenti nel borgo.
Il 9 settembre si ricordano i caduti in guerra per proteggere e salvare la Patria.
13 settembre vi è una processione per celebrare il “Santissimo Nome di Maria”.
FESTA DEL CORNUTO: si tiene il giorno di San Martino, protettore dei cornuti. Evento goliardico e pagano in cui si gustano prodotti locali come fagioli con le cotiche, salsicce, vino novello e castagne arrosto. Si ironizza e sdrammatizza un evento spiacevole, con un corteo burlesco, formato dal “Cornuto dell’anno” che viene portato in trono per il paese da portatori in camicia, con cappelli muniti di corna, accompagnati da un poeta cantore a cavallo di un’asina, il quale recita stornelli e rime rivolti ai personaggi del borgo meritevoli della sua attenzione. In contemporanea alcuni giovani passano per le abitazioni dei più “chiacchierati” adornandone le entrate con nastri colorati e corna varie.
La cucina è basata su prodotti tipici: paste realizzate con antiche farine di grano e grano duro, fagioli con cotiche, salsicce, formaggi, salumi locali, dolcetti e per finire, la straordinaria “Genziana”, liquore ricavato dalle radici di questa pianta di montagna, ancora oggi protetta.
Qui termina il nostro viaggio, alla prossima!
Maria Grazia Lombardo
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Maria Grazia Lombardo
Per il lavoro non poteva concedersi molti viaggi, ma raggiunta la pensione insieme a suo marito Vittorio, scoprono quanto sia bello viaggiare. Insieme sono diventati viaggiatori incalliti alla ricerca di Borghi italiani.
"Adoriamo viaggiare in libertà, alla ricerca dei Borghi più belli di Italia, e non solo, siamo alla ricerca di storie, origini e leggende legate ai posti che visitiamo. " Questa passione, Maria Grazia ce la trasmette scrivendo per il Blog "Love you Toscana" con la rubrica: "Amici di viaggio - speciale Borghi più belli di Italia" di cui ne è l'Autrice.
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