Rubrica di viaggi - Speciale Borghi più belli di Italia a cura di Maria Grazia Lombardo
Il più bel Borgo Fantasma: Celleno!
Carissimi amici, ben ritrovati!
Questa settimana facciamo visita a un Borgo Fantasma! CELLENO in provincia di Viterbo. Bellissimo borgo a una decina di chilometri dalla più nota Civita di Bagnoregio, associato a quest’ultima da un triste destino che mina il futuro: anch’esso rischia di crollare!
Il paese è disabitato, regna una pace e un silenzio spezzato solo dai passi dei turisti, da visitare soprattutto nel periodo della fioritura dei ciliegi che fanno da cornice a un panorama incantevole tra verdi vallate, campagne e borghi. Colpiscono le case costruite in tufo rosso e senza intonaco che formano il nucleo centrale del paese. Percorrendo le viuzze, si trovano case ristrutturate che si presentano nella loro struttura originale e case completamente diroccate, che rendono il paesaggio particolarmente suggestivo. Data l’origine antichissima c’è chi dice che fu fondato da Italo, discendente di Enotro, in memoria di sua figlia Cilenia. Altri associano l’origine di questo nome alla mitologia greca: Celeno, infatti, era un’arpia, figlia di Taumante ed Elettra.
Il simbolo di un’arpia è presente nello stemma del paese. Infine viene anche associato alla parola “cella”, intesa come cavità, il territorio ne presenta molte che originariamente furono i primi insediamenti abitativi dell’area. Sono stati ritrovati dei manufatti etruschi che testimoniano l’esistenza di abitazioni in queste cavità. La storia narra che fu abitato fin dal tempo degli etruschi, era un importante centro di collegamento tra Volsini (Orvieto) e Ferento, fondamentale nodo di comunicazione anche al tempo romano, saccheggiato molte volte dai Goti e Longobardi, nel Medioevo diventò possedimento della Chiesa. Nel 1696 subì un primo forte terremoto e nel 1855 ce ne fu un secondo che causò l’abbandono del borgo e la costruzione del nuovo paese al di là del ponte.
Prima di giungere al vecchio borgo disabitato, si incontra il CONVENTO DI SAN GIOVANNI BATTISTA, del ‘600 che ospita un Centro Comunitario di Accoglienza.
Arroccato su uno sperone roccioso tufaceo a 341 mt. S.l.m. si trova nel cuore della Teverina, tra il lago di Bolsena e il lago Alviano. Si estende intorno all’unica piazza del Mercato, ci si arriva attraverso un lungo ponte in pietra che conduce alla porta d’ingresso. All’interno si può visitare il CASTELLO ORSINI recentemente restaurato, ammirare le mura, la torre di guardia e il fossato perimetrale. Purtroppo alcune aree sono vietate perché pericolanti.
Sulla piazza vi sono due chiese: la piccola CHIESA DI SAN DONATO, sconsacrata e la CHIESA DI SAN CARLO del XVII secolo, con il tetto crollato. Nell’interno, avvolti da una fitta vegetazione, sono ancora visibili decorazioni pittoresche e stucchi barocchi, il campanile a fianco ha un orologio senza numeri. In questa chiesa, oggi sconsacrata, è presente una mostra permanente di macchine parlanti. Mostra che nasce come collezione privata e che oggi è a disposizione del pubblico, grazie anche al lavoro di alcuni volontari, è possibile visitarla gratuitamente tutti i giorni.
Il collezionista, Marco Valentini, illustra un percorso di 100 anni di musica dalla prima tecnologia sonora e audiovisiva. Il primo apparecchio è un fonografo di Edison modello GEM 1900, suona cilindri di cera d’api e paraffina brevettati da Alexander Graam Bell. Ci sono circa 150 esemplari d’epoca, apparecchi radio a valvole, fonografi, grammofoni, vinili e televisori.
Fuori dal centro storico, staccato dal borgo, c’è il paese nuovo abitato.
Tra gli eventi: la FESTA DELLE CILIEGIE la seconda domenica di giugno: sfilano i carri allegorici per le vie e si possono degustare i singoli frutti o una fetta dell’enorme crostata lunga 20 mt. Fatta con la confettura del Consorzio di Celleno. Nel mese di luglio LA NOTTE DELL’ARPIA: musica, concerti, teatro e gastronomia animano la notte. A metà settembre la FESTA DEL CROCIFISSO: intorno alla Chiesa di San Rocco si celebra la festa Patronale. In dicembre-gennaio IL PRESEPE VIVENTE: nella piazza del Mercato sono ospitate mostre di presepi viventi, rievocazioni storiche, figuranti, artigiani e degustazione prodotti tipici.
Il Comune di Celleno, insieme alla StarUp Hubstract-Made for Art e all’Università della Tuscia, sostenuta dalla regione Lazio, hanno presentato di recente un progetto di recupero e di riqualificazione del borgo chiamato “IL BORGO FANTASMA DI CELLENO”. Un plastico interattivo racconta la storia e le peculiarità del Borgo, con tanto di logo, pannelli espositivi, brochure pieghevole, un’idea per lo sviluppo dell’ospitalità diffusa e la prosecuzione degli studi archeologici, storici e geofisici del luogo. Celleno potrebbe diventare una nuova Civita di Bagnoregio.
Per le visite è consigliabile contattare il Comune di Celleno per avere informazioni sulle condizioni di accessibilità.
Cari amici, termina qui il nostro viaggio.
Ci ritroviamo la prossima settimana per scoprire altri meravigliosi borghi!
Maria Grazia Lombardo
Maria Grazia Lombardo
Per il lavoro non poteva concedersi molti viaggi, ma raggiunta la pensione insieme a suo marito Vittorio, scoprono quanto sia bello viaggiare.
Insieme sono diventati viaggiatori incalliti alla ricerca di Borghi italiani.
"Adoriamo viaggiare in libertà, alla ricerca dei Borghi più belli di Italia, e non solo, siamo alla ricerca di storie, origini e leggende legate ai posti che visitiamo. "
Questa passione, Maria Grazia ce la trasmette scrivendo per il Blog "Love you Toscana" con la rubrica: "Amici di viaggio - speciale Borghi più belli di Italia" di cui ne è l'Autrice.
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