Rubrica di viaggi - Speciale Borghi più belli di Italia a cura di Maria Grazia Lombardo
Un borgo medievale magico di origini etrusche: CALCATA
Ben ritrovati, cari amici!
Oggi andiamo a CALCATA borgo medievale magico di origini etrusche, dove vivono hippies e streghe!
Piccolo comune della provincia di Viterbo che, sebbene si trovi a soli 40 km da Roma, è riuscito a conservare intatti i propri patrimoni storico e naturale. Il centro storico, arroccato su una montagna di tufo, domina la verde valle del fiume Treja. Vi si accede dall’unica porta che si apre sulle mura, oltrepassando il portone di ingresso si fa all’improvviso un salto indietro nel tempo.
Molte credenze riferite agli antichi falisci (antico popolo dell’Etruria meridionale) ritenevano il Borgo il centro nevralgico di energie primitive provenienti dal sottosuolo: di qui tutte le dicerie sul suo presunto occultismo. Se capita di andare nei giorni e nelle notti di forte vento, sembra di sentire un canto: che sia provocato da vecchie streghe? Chissà, l’atmosfera naif e preindustriale farà da regina a ogni passo, sembra essere fuori dal mondo, forse un po’ lo è! Raggiungibile solo a piedi, appena oltrepassate le mura si prova una sensazione di serenità, i cellulari perdono il segnale così social e via discorrendo. Un posto dove è possibile spegnere ogni comunicazione digitale e godersi una giornata di pace.
Risale ai tempi preistorici, nel 1935 è stato ritenuto poco sicuro e gli abitanti si trasferirono a Calcata nuova, piccola frazione poco distante. Restò per diversi anni disabitato a causa di un’ordinanza comunale fino alla metà degli anni ’60, quando grazie alla messa in sicurezza della rupe, il borgo riprese a popolarsi, diventando un luogo apprezzato da artisti, pittori e da tutti coloro che ora lo abitano. Molti sono belgi, olandesi e americani, abitano ancora le grotte scavate nel tufo della roccia su cui si erge il paese. Le abitazioni non sono moderne, tutto è fermo agli anni ’30. Stradine laterali dove allegria, gatti e colori fanno da padrone, i vicoli sono pieni di archi e scalinate dai quali si intravedono angoli nascosti molto suggestivi.
CASTELLO BARONALE ANGUILLARA: edificato nell’XI – XII secolo, modificato durante il cinquecento dagli Anguillara, Signori di Calcata, il Castello Baronale con torre e mura merlate è situato nella Piazzetta del Borgo e ne rappresenta il fulcro. Nel corso dei secoli è stato dimora dei Marchesi Sinibaldi e dei Massimo. Oggi è impiegato come spazio espositivo e Centro per convegni e corsi di formazione.
CHIESA DEL SS. NOME DI GESU’: sulla piccola piazza. Oltre il castello, risale al XIV secolo, ristrutturata nel 1793 su commissione dei Sinibaldi. L’interno della chiesa, a navata unica coperta da un soffitto a capriate lignee, conserva un fonte battesimale, un’acquasantiera del XVI secolo, un tabernacolo a muro e un ciclo pittorico di storie di Cristo.
GRANARONE: chiamato in origine Monte Frumentario, si tratta di un antico e grande granaio, costruito nel 1632, rimasto attivo fino al 1950. Grazie a un intervento di un olandese, è stato salvato da un rovinoso crollo, oggi è la sede di una Associazione Culturale.
BOTTEGHE DEGLI ARTISTI: disabitato fino alla metà degli anni ’60 per ragioni di sicurezza, ripetuti sono stati gli episodi di crollo della rupe, Calcata ha iniziato a essere ripopolata specialmente da artisti e creativi provenienti da tutto il mondo. Oggi tra le attrazioni principali ci sono le botteghe e i laboratori, spesso ospitati nelle grotte scavate nel tufo, dove ammirare e acquistare opere di artigianato e d’arte in un clima accogliente e dal sapore bohémien.
PARCO SUBURBANO VALLE DEL TREJA: nel territorio di Calcata e Mazzano Romano si trova un Parco Regionale di grande pregio naturalistico, con un’estensione di circa 650 ettari percorribile a piedi o a cavallo, è abitato da una ricca fauna: volpi, tassi, donnole e rapaci notturni, ha una vegetazione ricca di edere, piante di nocciolo, canneti e innumerevoli arbusti. Vi sono custoditi resti di un insediamento dell’antico popolo dei Falisci.
OPERA BOSCO – MUSEO DI ARTE NELLA NATURA: nella profonda gola della valle del Treja si snoda lungo due ettari di bosco, un curioso itinerario d’arte contemporanea all’aperto. Opera Bosco è un museo percorso di opere d’arte e installazioni realizzate con le materie naturali del luogo: fonti, anfiteatri, grotte preistoriche, terrazze, sono alcune delle forme che diversi artisti internazionali hanno dato alla natura.
CASCATE DI MONTE GELATO: immancabile tappa, una pittoresca oasi di piscine naturali immerse nel bosco, dove fare un bagno rigenerante o ascoltare gli ossigenanti suoni della natura. Affianco alle cascate, vi sono le rovine di un mola, antico mulino ad acqua di origine medievale.
NARCE: poco distante da Calcata, rilevante centro Falisco dall’età orientalizzante (VIII -VII secolo a.c.) fino alla conquista romana del IV secolo a.c. Sopra il Colle di Narce sorgeva l’acropoli collegata al Colle Li Santi da un viadotto di 150 mt. di cui ne è rimasto solo un tratto. Intorno sono visibili nuclei di necropoli con tombe ricche di reperti oggi esposti al Museo Nazionale dell’Agro Falisco di Civita Castellana.
SANTUARIO FALISCO DI MONTE LI SANTI: all’interno del parco Valle del Treja, alle pendici del Monte Li Santi, dove si ritiene sorgesse l’antica città di Narce, si trova l’omonimo Santuario scoperto nel 1985. In origine era di notevoli dimensioni, oggi sono visibili le tracce di due vani che erano collocati sul lato del Tempio rivolto verso il fiume. I reperti rinvenuti, che testimoniano la complessità del rituale sacro qui compiuto, sono attualmente conservati nel Museo Archeologico dell’Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana e nel Museo Archeologico – Virtuale di Narce a Mazzano Romano.
SALA DEI 201 TE: da non perdere, piccolo locale che offre vari tipi di Te provenienti da tutto il mondo. Proprietaria è una Signora belga originaria di Ghent, che nel borgo ha portato insieme a una ricca collezione di teiere la sua passione per questa bevanda accompagnata da dolci e biscotti artigianali. Dalla terrazza si può ammirare una bellissima vista sulla valle.
Molte sono le leggende narrate, una di queste dice che nel 1527 fu catturato un lanzichenecco che aveva preso parte al saccheggio di Roma e depredato il Sancta Sanctorum di San Giovanni in Laterano. Imprigionato nel paese, avrebbe nascosto il reliquiario contenente il Santo prepuzio di Cristo nella sua cella, dove sarebbe stato scoperto nel 1557. Da allora la Chiesa iniziò a venerare la reliquia, concedendo ai pellegrini un’indulgenza di dieci anni.
Tra le curiosità Calcata è stato scelto anche come location cinematografica e per video musicali: “Amici Miei” (1975), “La Mazzetta” (1978) “Ardena” (1997). Un video “Una Storia Sbagliata” di Fabrizio De André.
Tra le specialità gastronomiche scamorze fatte a mano, pasta fresca e brasati di cinghiale accompagnati dai famosi vini rossi dell’alto Lazio.
Ci ritroviamo la prossima settimana per scoprire altri meravigliosi borghi!
Maria Grazia Lombardo
Maria Grazia Lombardo
Per il lavoro non poteva concedersi molti viaggi, ma raggiunta la pensione insieme a suo marito Vittorio, scoprono quanto sia bello viaggiare. Insieme sono diventati viaggiatori incalliti alla ricerca di Borghi italiani.
"Adoriamo viaggiare in libertà, alla ricerca dei Borghi più belli di Italia, e non solo, siamo alla ricerca di storie, origini e leggende legate ai posti che visitiamo. "
Questa passione, Maria Grazia ce la trasmette scrivendo per il Blog "Love you Toscana" con la rubrica: "Amici di viaggio - speciale Borghi più belli di Italia" di cui ne è l'Autrice.
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