Rubrica di viaggi a cura di Maria Grazia Lombardo
Viaggio incantato...
Cari Amici, ben ritrovati!
Oggi vi porto ancora nella provincia di Imperia, in un Borgo che ha qualcosa di fiabesco! Infatti camminando per le sue vie è possibile incontrare un principe e una principessa!
IL PRINCIPATO DI SEBORGA
Un po’ di storia prima di iniziare il nostro viaggio. Tra i comuni di Ospedaletti e Bordighera, sulle montagne liguri, sorge arrampicato sul poco spazio che questa terra concede, il Borgo di Seborga.
Nel lontano 954 il conte Guido di Ventimiglia dona questo paese ai monaci benedettini dell’Abbazia di Lerins, sulla costa Azzurra.
Nel 1079 divenne Principato. Diversi passaggi di potere caratterizzano la sua storia fino al 1729, anno in cui fu venduto dai monaci ai Savoia passando quindi al Regno di Sardegna e infine al Regno d’Italia.
I seborghini non condividono questa donazione affermando di essere indipendenti dal Regno d’Italia e dalla Repubblica italiana formatasi nel 1946 poiché dichiarano che non esista nessun contratto scritto.
Non è riconosciuto a livello internazionale e neanche dall'Italia che però, ne mantiene il controllo politico. Questo aspetto particolare ha reso il borgo molto interessante dal lato turistico. Ha una sua moneta il “luigino” pari a un valore di 6 dollari, può essere usata nei vari esercizi commerciali. C’è un Principe, un Consiglio della Corona e un Corpo di Guardia del Principato. Tali Organismi non hanno valore legale ma creano un interesse particolare nel piccolo Centro.
Seborga emette francobolli e persino targhe automobilistiche; ha anche una propria nazionale di calcio.
Iniziamo la nostra visita dalla Chiesa parrocchiale di San Martino. Costruita nel XVII Secolo dall'architetto genovese ARTURO FIESCHI è ubicata nel centro del Paese. La facciata barocca è stata restaurata nel 2006. Si possono ammirare la Statua della Madonna Regina con il Bambino dietro l’Altare maggiore, opere seicentesche (tra cui un quadro di San Martino con San Bernardo, statue dello stesso San Martino e San Sebastiano). Su questa strada, di fronte alla parrocchia, ammiriamo il PALAZZO DEI MONACI. All'interno, in uno spazio apposito, c’è la ZECCA SEBORGHINA: un ampio forno dove dal 1666 al 1687 venivano coniati i “luigini”. Tale palazzo era usato come dimora dai Monaci di Lerins quando visitavano Seborga. Oggi è una abitazione privata. Sulla sua facciata è impresso lo Stemma del principato concesso dal Re di Sardegna intorni al 1760.
Rimaniamo nel centro del paese e troviamo una chiesetta di pietra eretta nel XIV secolo, dedicata a San Bernardo di Chiaravalle. La sua pavimentazione in pietra è adornata da numerosi vasi di fiori. Al Santo dedicano una processione in occasione della sua festa. Ogni 20 AGOSTO, ricorrenza solenne del Principato, avviene il giuramento del Principe e del Consiglio della Corona all'inizio del loro mandato.
Altra meta sono le ANTICHE PRIGIONI nelle quali il Principe Abate deteneva i colpevoli di gravi reati. La stanza con in terra della paglia, una rustica panca di legno e una catena fissata alla parete.
Stretti caruggi caratterizzano il Centro recintato dalle PORTE del Borgo: PORTA SAN MARTINO, PORTA SAN SEBASTIANO e PORTA DEL SOLE.
Da non perdere il MUSEO DEGLI STRUMENTI MUSICALI, raccoglie 200 strumenti provenienti da una collezione privata, sono antichi e in parte funzionanti, vanno dal 1700 ai giorni nostri. Tra i monumenti da segnalare quello di UMBERTO I , Re d’Italia, fatto costruire dalla regina Margherita di Savoia. Quelli dedicati ai CADUTI DI SEBORGA nelle guerre mondiali e in particolare agli ALPINI. Ultimo Monumento al SINDACO BERARDO LEONE: creò un percorso di rotaie che collega il Paese a Bordighera.
Oltre ad essere meta turistica questo territorio mantiene un carattere prettamente rurale, si coltivano ULIVI e si lavorano le olive.
E’ considerato uno dei Borghi più belli d’Italia!
Qui finisce il nostro viaggio, ma preparatevi per il prossimo itinerario!
Ci sentiamo la settimana prossima!
Maria Grazia Lombardo
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