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Amici di viaggio

Rubrica di viaggio - Speciale Borghi più belli di Italia a cura di Maria Grazia Lombardo

Viaggio a GRADARA: un borgo medievale e romantico!



Cari Amici,

oggi visitiamo un Borgo Medievale molto romantico: GRADARA, in provincia di Pesaro, che ha fatto da cornice alla storia d’amore tra PAOLO e FRANCESCA. Si trova a 142 mt. di altitudine ma grazie all’assenza di altri rilievi, gode di una splendida vista sul mare. I primi insediamenti documentati dai ritrovamenti archeologici, risalgono all’epoca romana. I romani collegarono questa zona con Roma tramite la Via Flaminia e organizzarono il territorio in centri abitati intorno a luoghi di culto, dando così origine a insediamenti rurali, è suggestiva l’ipotesi che il nome di Gradara derivi proprio dalla presenza di un luogo di culto costituito da una grande ara sacrificale.


CASTELLO: luogo di guerra ma anche di numerosi intrighi amorosi, ha visto il susseguirsi di diverse dinastie tra cui i MALATESTA, gli SFORZA e i DELLA ROVERE. La costruzione ebbe inizio attorno al XII sec., per volontà di Pietro e Ridolfo De Grifo che usurparono la zona al Comune di Pesaro. Nella prima metà del XIII sec. Malatesta da Verucchio, detto il Centenario, aiutato dal papato si impossessò della torre dei Grifo e ne fece il mastio della attuale rocca. Non è noto il nome del geniale architetto che ne diresse i lavori ma si notano interessanti particolari (le tre torri poligonali coperte e abbassate al livello dei cammini di ronda) che avranno larga attuazione solo nella seconda metà del XV sec. Ricordiamo inoltre la doppia cinta muraria e i tre ponti levatoi che resero inespugnabile la presente rocca malatestiana. Nato come fortificazione poi trasformato nei secoli in maestosa residenza nobiliare. Nel 1641 il castello e l’intero borgo passò sotto il dominio dello Stato Pontificio dando il via a un progressivo periodo di decadenza terminato nel 1920 grazie all’intervento della Famiglia Zanvettori. Superato il ponte levatoio, si entra nel cortile e ci si trova davanti al MASTIO (la torre più possente del maniero), continuando attraverso il cortile si entra nelle scale. Si può visitare la SALA delle TORTURE, quella della PASSIONE, la CAMERA DI FRANCESCA, la SALA DEL CORPO DI GUARDIA, la SALA GENTILIZIA, il SALONE DI SIGISMONDO e ISOTTA, il CAMERINO di LUCREZIA BORGIA, la CAMERA DEL CARDINALE, la SALA DEI PUTTI, la SALA DEL CONSIGLIO e altre ancora.

La storia d’amore che avvolge questo castello porta a scovare i vari intrighi e passaggi segreti che portavano verso la libertà.



SALA DI PAOLO E FRANCESCA: secondo la leggenda proprio in questa stanza si è consumata la tragica storia d’amore tra Paolo e Francesca raccontata da Dante nel Quinto Canto dell’Inferno. Si racconta di una giovane donna, Francesca Da Polenta, data in sposa, con inganno, a Giovanni Malatesta, detto “lo sciancato”, il quale aveva un fratello giovane e affascinante: Paolo, tra i due nacque una storia d’amore che finì tragicamente: un giorno i due giovani furono scoperti e uccisi da Giovanni durante un bacio scaturito dalla lettura della storia d’amore di Lancillotto e Ginevra. Questo amore ha affascinato e ispirato molti scrittori e poeti, non solo Dante, Foscolo, Boccaccio fino a D’Annunzio. Proprio da una novella dannunziana su due amanti sono stati tratti gli spunti per la ricostruzione della camera.

E’ consigliabile una visita guidata, non solo per scoprire ogni cunicolo di questo luogo così suggestivo, ma anche per lasciarsi affascinare da questa straordinaria storia d’amore spiegata nei particolari.

Usciti dal maniero troviamo i CAMMINAMENTI DI RONDA: è un tratto della cinta muraria che circonda il borgo da cui si gode una bella vista panoramica.


MUSEO STORICO: da non perdere, la storia di questo borgo incantato, i suoi intrecci e cunicoli che attraversano la città, dura da più di 1500 anni. Si trova ai piedi della Rocca malatestiana, è stato istituito nel 1986, vi si trova una notevole documentazione che rende possibile l’approccio con la storia del luogo in modo approfondito e particolare, conserva infatti importantissime testimonianze del passato di Gradara e del suo castello. Si ha l’opportunità di entrare in un’antica grotta medievale del IV -V sec. che fa parte di un fitto reticolo, presente nel sottosuolo misterioso. Il piccolo paese di Gradara è raccolto fra la prima e la seconda cinta di mura. Dopo il potere dei Malatesta e la tragedia di Paolo e Francesca che qui si consumò nel settembre 1289, arrivarono gli Sforza. Nel 1494, appena quattordicenne, arrivò Lucrezia Borgia, seconda moglie di Giovanni Sforza: La giovinetta, che ci viene sempre descritta come perversa e corrotta, era in realtà una gaia fanciulla dai capelli d’oro e dagli occhi azzurri che subì l’influenza del padre: il terribile Papa Alessandro Vi Borgia. Il genitore obbligava la giovane figlia a lasciare il precedente marito e sposarne di nuovi per i suoi loschi intrighi. Gli sposi che non volevano lasciare Lucrezia finivano, come sappiamo, avvelenati. Infatti nel 1497, per volere del Papa, fu sciolto il matrimonio con Giovanni Sforza e quest’ultimo ebbe salva la vita perché accettò di firmare un documento in cui ammetteva (falsamente) di essere impotente. Dopo un breve periodo di dominio del fratello, Cesare Borgia, detto il Valentino, arrivarono i Della Rovere. Era salito al soglio pontificio Giulio II e questi mise a governare Gradara, il nipote Francesco Maria II. Dopo questo frammento di storia, la visita al museo è arricchita da una collezione in scala di macchine da lancio romane e medievali, unica in Italia. Si trovano anche strumenti di guerra e armi in scala reale, ricostruzioni in miniatura delle principali stanze della rocca, una collezione degli strumenti di tortura nei secoli e una selezione di ambienti di civiltà contadina, per poi scendere nell’unica parte visitabile delle grotte tufacee che percorrono come un labirinto il sottosuolo del castello di Gradara.

GROTTE: l’antico borgo nasconde un segreto: un intreccio di grotte e cunicoli secolari che regalano il fascino del mistero. Addentrati nelle antiche grotte sotterranee, che da oltre 1500 anni custodiscono i segreti della storia, troviamo cunicoli scavati nel sottosuolo, ancora ben conservati, gli unici visitabili. L’ipotesi più accreditata sostiene che vennero create come centri di eresie per riunioni segrete e luoghi di culto bizantino, dovuti all’influsso della vicina Ravenna. Nel Museo si trova un’accurata spiegazione e gli approfondimenti per soddisfare ogni curiosità. L’utilizzo di queste grotte è cambiato con l’evolversi della città. Secondo molti studiosi in epoca medievale costituirono un intreccio di vie di fuga in caso il castello fosse stato in pericolo. Nel sottosuolo del borgo sono presenti 16 grotte, di cui 10 ancora agibili, ma solo una visitabile: quella del museo storico.


CHIESA DI SAN GIOVANNI: piccola e raccolta, si trova presso l’ingresso del castello. Fondata in tempi molto antichi, si fa cenno a una sua ristrutturazione in un documento del 1297, si ritiene che la sua costruzione sia antecedente al 1290. Si ammira il crocefisso che mostra tre volti diversi (silenzio, sofferenza, sollievo) a seconda del punto di vista dal quale ci si volge verso l’opera e quindi da dove viene osservato.


CHIESA DEL SANTISSIMO SACRAMENTO: piccola chiesa molto curata, situata vicino alla Torre dell’Orologio. Le pareti e il soffitto sono decorati con degli stucchi, una bella cornice, anch’essa in stucco, racchiude una pala d’altare che raffigura l’Ultima Cena, un’urna in legno custodisce il corpo di San Clemente.


TORRE DELL’OROLOGIO: l’unico accesso al paese era la Porta dell’Orologio, un arco a tutto sesto (arco a sezione semicircolare unica e completa a 180°) sormontato da una torre quadrata (su cui sono murati gli stemmi dei Montefeltro, degli SFORZA e dei Malatesta) fornito di ponte levatoio.


LA CASA DEL GUFO: è una struttura in pietra e mattoni, costruita su due piani collegati da una scala interna. Ogni piano si affaccia su un giardino dominato da un grande cedro e ulivi secolari. Ubicata nel centro storico è uno degli edifici più caratteristici. Nel corso dell’anno Gradara Innova organizza attività e iniziative per scuole e famiglie. Questa struttura è a disposizione per eventi, feste e compleanni.


CASA DEL MERCANTE: ricostruzione filologica di un’abitazione tardo quattrocentesca, con arredi e suppellettili riprodotti a partire da fonti iconografiche del periodo.


CAMMINATA DEGLI INNAMORATI: percorso lungo la via dell’amore per arrivare al Monte delle Bugie che attraversa la parte opposta del paese, in mezzo a un bosco, da dove può ammirare un panorama mozzafiato da Gabicce fino a Cesenatico.


BOSCO DI PAOLO E FRANCESCA: così battezzato in onore dei due famosi amanti che solevano appartarsi fra le fratte della selva. Rappresenta un habitat notevole, in quanto, ospita numerose varietà botaniche forestali, facilmente percorribile grazie a un sentiero di 1,20 km che invita i turisti a fare una piacevole passeggiata e ammirare il vecchio cerro, gli olmi, gli ornielli e tutte le altre meraviglie, inoltre, si può godere il panorama sul caratteristico paesaggio agricolo marchigiano.


TEATRO DELL’ARIA: meta per gli amanti della natura, si può assistere a spettacoli di falchi, aquile, avvoltoi e gufi. Tanti i laboratori e le attività didattiche rivolte alle scuole e non solo. Un luogo da non perdere sia per grandi che piccini.


GIARDINO DEGLI ULIVI: in via Dei Cappuccini, ai piedi delle mura di ponente del castello, sorge un anfiteatro in pietra circondato da un delizioso giardino. Gli ulivi secolari che vi crescono sono da alcuni anni oggetto di studio del CNR, per identificare il ceppo originario della specie. Qui si può sostare e ammirare il panorama verso il mare, l’ingresso dell’ex Convento dei Cappuccini e l’imponente Rocca. Poco distante si trova un piccolo parco gioghi per bambini. In questo giardino è possibile celebrare matrimoni.


Tra gli eventi ricordiamo PAROLE MEZZERIA: il programma ospita “Dante alla primaria”, incontri laboratoriali con il divin Poeta, workshop per insegnanti della scuola primaria con laboratori multidisciplinari fra arte, poesia, teatro, cucina, danza e gioco. BACI DAL MONDO: studenti e insegnanti di 21 università dei 5 continenti si collegano live streaming per recitare e animare versi di Francesca da Rimini del V Canto.

A metà tra due regioni dalla grande tradizione gastronomica, Marche ed Emilia, Gradara ne prende ispirazione mixando il meglio delle due cucine. I prodotti non le mancano trovandosi in un territorio ricco di materie prime, inoltre, agli ottimi piatti, si accompagnano sempre dei famosi vini dei vigneti delle Marche come il ROSSO DEI COLLI PESARESI e LA VERNACCIA. Tra i piatti tipici della zona ci sono i TAGLIOLINI CON LA BOMBA, pasta fresca condita con pancetta e lardo, il SALAME DI MONTEFELTRO accompagnato alla CRESCIA, una specie di piadina, i formaggi e le carni di razza marchigiana.


Termina qui il nostro giro, arrivederci alla prossima settimana.

Maria Grazia Lombardo


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Maria Grazia Lombardo


Per il lavoro non poteva concedersi molti viaggi, ma raggiunta la pensione insieme a suo marito Vittorio, scoprono quanto sia bello viaggiare. Insieme sono diventati viaggiatori incalliti alla ricerca di Borghi italiani.


"Adoriamo viaggiare in libertà, alla ricerca dei Borghi più belli di Italia, e non solo, siamo alla ricerca di storie, origini e leggende legate ai posti che visitiamo. "

Questa passione, Maria Grazia ce la trasmette scrivendo per il Blog "Love you Toscana" con la rubrica: "Amici di viaggio - speciale Borghi più belli di Italia" di cui ne è l'Autrice.


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