Rubrica musicale a cura di Anna Meola
"Quando si parla di pianoforte, io mi fido completamente del sentimento. Non mi fido solo nella vita." - Oscar Wilde
Il viaggio musicale di oggi, sarà molto speciale e intenso...
Avete presente quel detto: "Il primo amore non si scorda mai?", è proprio così...
La mia mente ha ancora impresso il ricordo vivo e nitido del mio primo grande e vero amore: Il pianoforte.
Avevo 3 anni quando me ne innamorai. Non potrei mai scordarlo; ogni pomeriggio - all'asilo - il mio momento preferito era quello di musica. Ammiravo la maestra Anna quando lo suonava, quei tasti bianchi, lucidi, mi invogliavano a toccarli anche se non sapevo come fare. La tentazione era molto forte, così un giorno, ritrovatami sola nel salone, lo scoperchiai e iniziai a toccare i tasti: che emozione!
Ma il mio percorso da pianista è iniziato molto più avanti, avevo ben 15 anni.
Ho sempre avuto ammirazione per il pianoforte e per chi lo suona. Anche se la mia strada musicale è stata molto travagliata, la mia passione è sempre rimasta intatta e forte. Questo strumento accompagna ancora oggi la mia vita, le mie emozioni e le mie passioni, come la scrittura. Sapete qual è la mia musa ispiratrice quando scrivo un romanzo? Proprio il pianoforte! Così, un giorno, mentre spulciavo tra i vari brani e cercavo la mia ispirazione, ho incontrato lei: Daniela Mastrandrea...
Il primo brano che ho ascoltato, è stato "Volo di Gabbiani". La sua musica mi ha rapito all'istante e mentre l'ascoltavo, le emozioni crescevano dentro di me a dismisura...
Sapete chi c'è oggi - virtualmente - con noi? Proprio lei... Non vi nascondo che sono molto emozionata e mentre scrivo, mi tremano un po' le mani.
Non perdiamo altro tempo e lasciamole spazio: ci condurrà al fulcro delle emozioni!
1. Ciao Daniela! Innanzitutto grazie di aver concesso questa intervista. Partiamo subito dall'uscita del tuo album – Mondi paralleli il 3 aprile – con 14 brani inediti. Cosa ci possiamo aspettare da questo album e quali sono le emozioni che intendi suscitare?
Intanto grazie a voi per l’opportunità di condivisione della quale sono onorata. Come si può sintetizzare al meglio un percorso musicale fatto di momenti differenti! Non è semplice ma ci proviamo! Mondi Paralleli è un viaggio fatto di emozioni, luoghi, situazioni. Una suggestione evocativa di vite e luoghi che sono e che furono, oltre il tempo. È un tuffo in una dimensione senza tempo né spazio ed un continuo fluttuare tra essi. All'atto del processo creativo non c’è mai una volontà atta a voler suscitare un preciso stato d’animo, è più un lasciarmi trasportare da una suggestione che mi prende e lo stare a vedere dove mi porterà. Successivamente comprendo ciò che mi è accaduto e capisco il perché anche l’ascoltatore si senta trasportato… entro in una dimensione parallela, fuori da ogni logica, nella quale i miei stati d’animo sono e possono essere molteplici.
2. Daniela, inizi i tuoi studi musicali all'età di sette anni, ancora giovanissima – 9 anni – componi i tuoi primi pezzi. Sei vincitrice di diversi concorsi musicali. Uno dei caratteri distintivi del talento è la precocità?
Tutti noi abbiamo talenti. C’è chi ne possiede molti, chi solo uno ma tutti abbiamo almeno una virtù che ci caratterizza, un talento. C’è chi ha la fortuna di scoprirlo sin da subito e chi non lo scopre mai… ma questo non equivale a non averlo avuto! Equivale più all'averlo, consapevolmente o inconsapevolmente, ignorato. Io ho avuto la fortuna sin da subito di essere indotta allo studio del pianoforte grazie a mia zia e a mia madre, che hanno saputo leggere sin da subito, da ancor prima che io stessa me ne accorgessi, la mia propensione alla musica. Non posso affermare con certezza che uno dei caratteri distintivi del talento sia la precocità perché c’è chi lo scopre molto dopo… ma posso dire che se c’è una predisposizione innata, questa si manifesta sin da subito!
3. Raccontaci l’emozione dell’uscita del tuo primo CD per piano solo: “Volo di gabbiani” che raccoglie brani da te composti tra gli 11 e 18 anni.
Hai presente quando non ti rendi conto di quello che accade e lo vedi accadere sotto i tuoi occhi? Ecco, diciamo che è andata così! Le cose sono andate più in fretta di quanto io stessa potessi prevedere e fuori dal mio controllo, tant’è che quando è uscito “Volo di gabbiani” non me ne sono resa nemmeno conto. Ero lì a guardare il tutto come se non fosse a me che stesse accadendo. Certo, non posso dire che la cosa mi lasciasse indifferente, ma non so descrivere quello che ho provato… se dovessi dirlo con una parola, direi incredulità! Ho sempre scritto per il puro piacere di farlo, senza aspettativa alcuna, amando molto tutto ciò che ho creato e mai avrei pensato che questi brani potessero entrare a far parte di un CD… fino a quando un evento casuale, che casuale non è, ha sancito un momento importante che ha snodato tutto un percorso successivo e tracciato il mio destino!
4. Nel 2019 sei stata premiata dalla Fondazione Estro Musicale (Milano) con la tua composizione per pianoforte solo "La Besana"e, nello stesso anno, “Semplicemente te” viene scelto per il film "Le avventure di Mr Food & Mrs Wine" del regista Antonio Silvestre. Come ti sei sentita?
È difficile spiegarlo. È stata una grandissima gioia. Mi sono sentita al settimo cielo ed ho provato tanta di quella soddisfazione da sentirmi confusa, felice e soddisfatta! Ho sempre sognato di scrivere per il cinema. In questo caso il brano non è un brano originale per il film ma un brano già esistente che mi ha dato comunque tanta soddisfazione e la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti, di aggiungere un altro tassello a quello che è il mio bagaglio personale. Certo, cucire su misura un brano per descrivere una determinata scena è un’altra cosa… un’emozione che non ha prezzo! “La Besana” è stata per me un’ulteriore gratificazione. Sapere che la mia musica venga apprezzata al di là del genere, anche in un contesto musicale diverso dal mio, rafforza la consapevolezza di ciò che sono e, in me, il desiderio di continuare ad assecondare il mio io.
5. Daniela, ci racconti com’è nata la tua passione per il pianoforte? Ti sei accostata a questo strumento spontaneamente o stimolata da altre persone?
Come vi dicevo poc’anzi, all’età di soli 5 anni sono stata indotta allo studio del pianoforte da mia zia e mia madre che si sono accorte sin da subito della mia predisposizione al ritmo e alla musica. La mia passione per il pianoforte non si è accesa subito, è nata, in modo particolare, nel momento in cui ho preso consapevolezza che il pianoforte non era solo uno strumento da suonare ma era, per me, un mezzo attraverso il quale potermi esprimere, scrivere musica e che potevo farne la mia ragione di vita. E così ho fatto!
6. Come nasce un brano? Che cosa è per te l’ispirazione? Come arriva e quando, di solito?
L’ispirazione è fondamentale. È ciò che ci permette di emozionarci in prima persona per emozionare di conseguenza. Nulla che non è veramente vissuto e “sofferto” può davvero emozionare. Quando l’ispirazione arriva, il tempo si ferma e si manifesta una suggestione talmente forte che non posso non assecondarla e sublimare quella particolare sensazione. Solitamente arriva quando sono in ascolto, quando faccio silenzio e spazio dentro me ed allora inizia il viaggio di introspezione. Nascono così le mie composizioni.
7. Quando il brano è composto, metti in pratica una tua metodica particolare per studiarlo? Da dove inizi a farlo?
In realtà già la fase di scrittura è studio per me. Nell'elaborare melodie e armonie e fissarle su carta, che sia mentalmente o al pianoforte, acquisisco già passaggi e sezioni. Una volta ultimata la partitura, ciò che faccio è praticare più volte il brano, più che altro per metabolizzarne l’emotività e l’andamento.
8. Ci sono Autori che ami e suoni di più?
Amo la musica a 360 gradi, di qualunque forma, stile o genere… purché bella! Per me non c’è mai stata musica di categoria A o B. Non mi è mai piaciuto classificare la musica. La musica è musica, non importa a quale stile o genere musicale appartenga. Se è bella, è bella. Premessa a parte, quando mi siedo al pianoforte, adoro suonare Bach, Chopin, Debussy, Ravel, Ciaikovskij, Brahms… i compositori della letteratura pianistica, per intenderci! Anche se ho sempre suonato e suono di tutto.
9. Numerose le tue collaborazioni; ci vuoi raccontare brevemente, il bagaglio di esperienza maturato, quello che hai provato e cosa ti hanno lasciato queste collaborazioni?
Se un bambino sin da piccolo viene catapultato in mille attività sarà sicuramente più sociale e socievole di un altro bambino della stessa età che è stato sempre chiuso in casa con i propri genitori. Dico questo perché, un po’ per la mia propensione a buttarmi in mille cose diverse (musicalmente parlando, nel mio caso), un po’ per le diverse occasioni che la vita mi ha preservato, mi sono ritrovata sin da subito a leggere e suonare musica di diverso stampo (non solo classica per intenderci) sia sola che in formazioni musicali differenti. Ho sempre adorato riprodurre qualsiasi motivetto che sentivo in TV o in radio e coinvolgere anche altri nelle mie pazzie. Mi ha dato gioia e mi ha sempre fatto stare bene. Così è iniziato un lungo percorso di collaborazioni che mi hanno lasciato moltissimo, non solo dal punto di vista musicale ma anche da quello umano… incontri, legami, amicizie, sinergie, contaminazioni, nuovi spunti, nuovi modi di vedere le cose e tanta tanta tanta musica!
10. Quali possono essere le chiavi per il successo?
Dipende dal significato che diamo alla parola successo. Per me il successo è il raggiungimento di un obiettivo. Ogni obiettivo porta al raggiungimento di un traguardo. La somma di più traguardi raggiunti può portare a quello che comunemente intendiamo con la parola “successo”. Per arrivare in cima ad una montagna bisogna iniziare a scalarla. Più la montagna è alta più difficile e faticoso sarà il percorso ma, se la forza di volontà è forte, è solo una questione di tempo e la meta sarà presto vicina. Non si può avere successo se non si accetta di fallire. Quindi potrei riassumere dicendo che la chiave del successo è tentare, provare, fallire, cadere infinite volte e avere sempre la forza di rialzarsi, perché dopo ogni caduta si è sempre più forti di prima!
Come seguire Daniela Mastrandrea:
Mondi Paralleli 14 tracce | 52’09"
L’album https://lnkfi.re/MondiParalleli
Videoclip https://youtu.be/AvJkSpz3o58
Link e Contatti
▶️ www.danielamastrandrea.it
Ringraziamo ancora Daniela Mastrandrea per essere stata con noi e avere risposto alle nostre curiosità.
Anna Meola
"Un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito."
Alessandro Baricco, Novecento, 1994
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