Rubrica musicale a cura di Anna Meola
«Io e il pianoforte infinita storia d’amore!»
Marta Argerich, a Buenos Aires, dov'è nata, ha debuttato con il Primo concerto di Beethoven.
aveva otto anni. Oggi è considerata la più grande pianista vivente.
Ben ritrovati e buon inizio settimana!
Quest'oggi vorrei parlarvi di una delle mie pianiste preferite. Uno spunto di esempio, di ammirazione e stima per la sua grande passione, la perfezione tecnica, il tocco e l'infinita gamma timbrica: Marta Argerich!
Schumann Piano Concerto, in A minor, Op. 54
Maria Martha Argerich nata a Buenos Aires nel 1941 è considerata tra le pianiste più eccezionali della sua epoca, dotata - oltre che di tecnica fuori dal comune - di grandi qualità evocative timbriche e di capacità propria di interpretazione con viva spontaneità.
Biografia Marta Argerich
Iniziò gli studi con la mamma (insegnante di pianoforte). Dai 5 anni ai 15 anni si formò con il pianista Crotonese di scuola napoletana Vincenzo Scaramuzza; le insegnò - con il suo metodo personale - ad affrontare i problemi tecnici nella musica suonata, senza esercizi tecnici.
Il suo primo debutto avvenne all'età di 8 anni. Si trasferì con la famiglia in Europa nel 1955, dove studiò in Austria con Friedrich Gualda. Inoltre frequentò alcuni corsi di perfezionamento intrattenuti dal Maestro Arturo Benedetti Michelangeli ad Arezzo e Moncalieri.
Nel 1957, a soli 16 anni e nel giro di pochissimi giorni, vinse due importanti premi:
1. Concorso Ferruccio Busoni di Bolzano;
2. Concorso pianistico di Ginevra.
Quest'ultimo le diede un importante spinta alla sua carriera pianistica.
Nel 1965 vinse a Varsavia il concorso Chopin.
Non solo come solista, ma si dai primi anni della sua carriera, Marta accompagnò altri strumentisti in sonate o musica da camera.
Sposata per bene due volte, fino al 1964 con il compositore e direttore d'orchestra Robert Chen, con il quale ha avuto una figlia, Lyda Chen-Argerich, violinista.
Tra ol 1969 e il 1973 con il direttore svizzero Charles Dutoit, padre della seconda figlia. Con quest'ultimo continuò la collaborazione sia in pubblico sia durante le registrazioni discografiche. Inoltre ha avuto anche una relazione con il pianista Stephen Kovacevich, dalla quale è nata un'altra figlia.
Purtroppo nel 1990 a Marta venne diagnosticato un melanoma maligno; qui nacque la sua battaglia che la vide coinvolta in una recidiva che la costrinse a sottoporsi al John Wayne Cancer Institute, a un trattamento molto aggressivo: la rimozione di parte di un pomone e l'impiego di un vaccino sperimentale. Il tumore andò nuovamente in remissione e per gratitudine, Marta, tenne alla Carnegie Hall un concerto il cui ricavato fu devoluto all'istituto medico.
Marta Argerich ha promosso la formazione di giovani pianisti per mezzo dei suoi festival annuali a Lugano (evento denominato: Progetto Marta Argerich). Tra i pianisti più noti ricordiamo: Alessandro Mazzamuto, Gabriele Baldocci, Sergio Tiempo e Polia Leschenko.
Piccola Menzione Discografia Marta Argerich:
Bach, Son. vlc. e pf. BWV 1027-1029 - Maisky/Argerich, Deutsche Grammophon;
Bach, Toccata BWV 911/Part. n. 2 - Argerich, 1980 Deutsche Grammophon;
Bartok Debussy Mozart, Son. 2 pf. e perc./Out doors/En blanc et noir/Andante K. 501 - Argerich/Kovacevich, 1977 Decca;
Beethoven, Conc. pf. n. 1, 2 - Argerich/Sinopoli/PhO, Deutsche Grammophon;
Beethoven, Conc. pf. n. 2, 3 - Argerich/Abbado/Mahler CO, 2000/2004 Deutsche Grammophon - Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra (Grammy) 2006;
Brahms Schumann, Quartetto per pf. e archi n.1 op. 25 / Fantasiestücke op.88 (trio pf.) - Argerich/Kremer/Bashmet/Maisky, 2002 Deutsche Grammophon;
Chopin, Prel. n. 1-26/Barcarolle/Polacca Eroica/Scherzo n. 2 - Argerich, Deutsche Grammophon;
Chopin, Prel. n. 1-26/Sonata per pf. n. 2 - Argerich, 1975/1977 Deutsche Grammophon;
Chopin, Recital inediti RIAS & WDR 1959-1967 - Argerich, 1959/1967 Deutsche Grammophon;
Chopin, Tutte le registrazioni per Deutsche Grammophon - Argerich, Deutsche Grammophon;
Chopin Liszt, Conc. pf. n. 1 - Argerich/Abbado/LSO, 1968 Deutsche Grammophon
Chopin Schumann, Son. vlc. e pf./Adagio op. 70 - Rostropovich/Argerich, 1980 Deutsche Grammophon;
Great Pianists Of The 20th Century. Philips (456 700-2). Orchestra Sinfonica di Londra, Filarmonica di Berlino, Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino. Direttori: Claudio Abbado, Riccardo Chailly.
Volume 2: Bach, Liszt, Ravel, Prokof'ev e Rachmaninov.
Volume 3: Chopin, Schumann e Liszt.
“Non si può suonare se non si vive, anche se si può vivere senza suonare.”
Martha Argerich
I Premi
Ferruccio Busoni Concorso Pianistico Internazionale : 1 ° premio (1957)
Concorso Internazionale di Musica di Ginevra : 1 ° premio (1957)
Internazionale Frédéric Chopin Piano Competition : 1 ° premio (1965)
Claudio Arrau Memorial Medal (1997)
Diamante Konex Award 1999 come il più importante Musicista classico del decennio in Argentina.
Grammy Award per il Best Instrumental Soloist (s) Performance (con orchestra)
Charles Dutoit (direttore), Martha Argerich e la Montreal Symphony Orchestra per Prokofiev : Piano Concertos Nos 1 e 3 /. Bartók : Piano Concerto No. 3 (2000)
Grammy Award alla miglior interpretazione di musica da camera :
Martha Argerich e Mikhail Pletnev per Prokofiev (Arr Pletnev.): Cinderella Suite per due pianoforti / Ravel : Ma Mère l'Oye (2005)
L'Ordine del Sol Levante, oro Raggi con rosetta 2005 il Giappone
Praemium Imperiale 2005 il Giappone
Grammy Award per il Best Instrumental Soloist (s) Performance (con orchestra) :
Claudio Abbado (direttore), Martha Argerich e la Mahler Chamber Orchestra per Beethoven: Piano Concertos Nos. 2 & 3 (2006)
Votato nel Gramophone Hall of Fame 's nel 2012.
Destinatario del Kennedy Center Honors nel 2016.
Destinatario di Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2018.
Chopin, Scherzo No. 2, Martha Argerich 1966
Marta, per me, rimarrà un'icona - insieme ad Arturo Benedetti Michelangeli - del pianoforte...
La mia ammirazione si rispecchia in lei con un senso infinito ogni volta che l'ascolto suonare: una pianista così è ineguagliabile!
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La conoscevo solo di fama e per l'ascolto di alcuni brani, ma la sua vita è altrettanto degna di essere raccontata