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Immagine del redattoreIl Blog di EmiDestro

I Love you Toscana

Rubrica di paesaggistica toscana a cura di Anna Meola



Dolce Toscana...


Dolce Toscana, tu dal monte al mare

appari quale terra singolare:

hai splendida natura in ogni parte

e molti insigni monumenti d’arte.

Ti lodano per l’olio o per i vini

ed anche per le pecore e i bovini;

e ti dan vanto ancor per i cavalli

e per il ricco dono dei metalli:

ma la tua vera gloria son gl’ingegni,

che d’alto onore ognuno stima degni.

Col sommo Dante, sono ovunque noti

Leonardo, Galileo e il Buonarroti.


Oggi voglio portarvi in uno dei borghi più belli di Italia...

Pronti a partire con la nostra fantasia, ma segnate tutto, perché presto torneremo a uscire e sarà ancora più bello!


SUVERETO

Un gioiello medioevale che profuma di macchia mediterranea e buon vino.


Suvereto si trova tra le colline e il mare splendente della Costa degli Etruschi. Il paese è un vero e proprio scrigno: le sue mura custodiscono caratteristiche stradine medioevali, case in pietra, palazzi storici e chiese. Intorno sconfinati boschi di castagne, querce e sugheri da cui la località acquisisce il nome.


Suvereto è un borgo ricco di arte, storia e visitarla nella sua piacevole tranquillità, dona all'anima spensieratezza e riposo. Immersa tra i profumi della macchia mediterranea e grazie alla fiorente campagna che la circonda, a Suvereto viene prodotto un meraviglioso olio e un vino caratteristico.

Infatti da queste bellissime colline passa la Strada del vino, un percorso che permette di conoscere i luoghi che la circondano.


Questo meraviglioso Borgo - legato alle tradizioni - è stato teatro di mestieri che oggi sono rarissimi come: fabbri, sugherai, falegnami, carbonai e impagliatori.

Alta, fuori dalle mura, sopra la collina, troviamo la Rocca Aldobrandesca. Essa ci ricorda ancora vivamente l'antico insediamento medievale. Ma c'è la Chiesa romanica di San Giusto che cattura il nostro primo sguardo all'arrivo in paese. Accanto il museo conserva quadri, paramenti e statue. Il nostro percorso prosegue verso la Chiesa della Madonna di Sopra la Porta, un edificio del Settecento. Tra le altre strutture religiose, spicca, su un poggio, il convento di San Francesco con il suo Chiostro, un'opera del Duecento in cui è possibile assistere a concerti e spettacoli.


A Suvereto c'è anche un museo molto curioso: Il Museo della bambola un vero e proprio luogo dove respirare la storia del gioco attraverso una ricca collezione.

In prevalenza - dove la natura la fa da padrona - a Suvereto c'è il Parco Naturale di Montioni, un'area di circa 7000 ettari. Qui vivono cinghiali, caprioli, daini e istrici.

Tipica e caratteristica anche nei suoi eventi. Ricordiamo i più famosi e significativi: Note di Vermentino, serate medioevali, Palio di Santa Croce, Sagra del Cinghiale e il palio delle botti.


Suvereto è una gemma toscana poco conosciuta, ma degna di essere scoperta e ammirata. Qui il medioevo è ancora reale e le sue tracce sono più vive che mai!

Vi voglio lasciare con una leggenda legata alla strada che conduce da Suvereto a Monterotondo...


La leggenda:

Si narra che circa un secolo dopo un contadino di nome Folco, portando il bestiame a pascolare in Val di Cornia, osservò che uno dei suoi animali lasciava al mattino la mandria, per poi tornare alla sera. Il contadino seguì il vitello per capire dove andasse e lo trovò inginocchiato ai piedi di un frassino, tra i cui rami scorse intatta la statua della Madonna. Il ritrovamento suscitò scalpore e in tutta la zona si gridò al miracolo. In seguito all'evento accorsero molti pellegrini venuti a manifestare la propria devozione alla Madonna. In un primo momento fu pensato di trasportare la statua a Monterotondo, ma poi i devoti si adoperarono per costruire una cappella sul posto, in seguito sostituita dal santuario ancora oggi meta di pellegrinaggi.


Anna Meola














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