Rubrica di paesaggistica toscana a cura di Anna Meola
San Galgano e la spada nella roccia
Carissimi amici,
oggi andremo a scoprire un luogo straordinario con i resti di uno dei più importanti monasteri toscani dai tratti fiabeschi...
L'Abbazia di San Galgano e la spada nella roccia.
Pronti, partiamo?
Siamo tra Siena e Massa Marittima. Qui troviamo gli spettacolari resti dell'Abbazia di San Galgano sede di uno dei più importanti monasteri in Toscana.
Nel 1180 il nobile cavaliere Galgano Guidotti fece costruire sul mote Siepi una cappella dove scelse di morire da eremita. Come simbolo di pace infisse la sua spada dentro la roccia, dove si trova ancora oggi.
In seguito i monaci cistercensi costruirono un oratorio e un edificio in onore del monaco Galgano, divenuto Santo.
Ecco la nascita del Monastero di San Galgano, splendido edificio considerato oggi uno dei più prestigiosi esempi di architettura gotico-cistercense italiani.
Nel 1300 l'abbazia fu devastata dalle truppe comandate da Giovanni Acuto e nel 1400 iniziò il periodo di decadenza, che culminò poi nella decisione di abolire gli ordini monastici.
L'eremo di Montesiepi col suo mistero di "Excalibur", ovvero la spada di San Galgano, si trovano molto vicini.
Il gesto di pace compiuto da Galgano (la spada infissa nella roccia) e la sua breve e intensa vita eremitica, rapidamente lo condusse già nel 1185 (appena quattro anni dopo la morte) a essere proclamato santo da papa Lucio III. Invece il Vescovo di Volterra Ugo Saladini ordinò di seppellire Galgano accanto a quel masso che serrava ancora croce-spada - unico segno religioso della sua vita - e di costruire sopra una cappella. Assunse nell'immediato la particolare forma rotonda che ancora oggi la contraddistingue.
Il giro completo
L'itinerario inizia facendo una bella passeggiata attraverso il viale di cipressi che conduce verso l'Abbazia; si prosegue verso il fondo della strada e a destra ci sono le indicazioni per l'ingresso. In alcuni momenti ci sono anche delle mostre di arte nella prima stanza. Proseguiamo attraverso l'Abbazia: questa antica chiesa gotica - rimasta senza il suo tetto - riesce a colpire nel profondo il visitatore.
L'Abbazia è stata costruita tra il 1218 e il 1288 dai monaci cistercensi, ma la carestia nel 1329 e la peste nel 1348 compirono duramente la comunità e alla fine del XV secolo i monaci si trasferirono a Siena.
Al termine della visita all'Abbazia, si prende il sentiero indicato verso l'Eremo di Monte Siepi. C'è, appunto, una cappella che è stata costruita dopo la morte di San Galgano. Al centro di essa è situata la famosa pietra dove San Galgano infisse la sua spada a seguito della decisione definitiva di lasciare le armi per cominciare una nuova vita di fede.
Ci fu un'ampia discussione che aprì la probabilità che quella spada non fosse realmente di San Galgano, poi nel 2001, è stato dimostrato proprio che effettivamente era la sua!
Nel XIV secolo è stata aggiunta una cappella rettangolare i quali affreschi appartengono al pittore senese Ambrogio Lorenzetti. Visitata la cappella, si prende la strada asfaltata in discesa; c'è anche la possibilità di fermarsi al bar per una pausa merenda. Per i più piccolini, c'è un piccolo parco giochi.
Un itinerario dove godere di tranquillità e di suggestione che lascia l'Abbazia!
Anna Meola
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