Scrivere è vivere...
- Il Blog di EmiDestro
- 6 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Rubrica di scrittura a cura di Anna Meola

Grammar break!
Quando usare le giuste parole...
La lingua italiana è straordinaria, una tra le più belle!
L'italiano è la quarta lingua al mondo e solo noi italiani continuiamo a sorprenderci!
Tuttavia, però, la sua grammatica non è semplice e spesso proprio quando dobbiamo parlare e soprattutto scrivere - lì l'errore non può sfuggire -, alcuni dubbi ci assalgono e ci poniamo la domanda di come utilizzarle correttamente.
Spesso sono cose studiate anni fa a scuola, che con il passare del tempo e anche per una mancanza continua di utilizzo della lingua, potrebbero sfuggire.
Vogliamo vedere insieme quelle paroline che spesso ci mettono in crisi?

I plurali possono buttarci nel baratro del dubbio.
Il plurale di olio, per esempio? Non tutti lo conoscono al volo... e spesso mi è capitato di leggere il plurale in Olii, ma Ne siamo sicuri? Guardiamolo insieme!
Uno degli errori più diffusi nella lingua italiana si trova proprio nella parola "olio". Il dubbio riguarda il numero di "i" da utilizzare al suo plurale, come sopracitato.
La forma corretta è oli, quindi con una sola i. Ora vi spiego il perché.
La regola grammaticale:
A. Il plurale dei sostantivi e degli aggettivi che terminano in -io sarà con due "i" quando quest'ultima è tonica, cioè quando su di essa cade l'accento. Ne sono un esempio i seguenti plurali:
addìo > addii;
gracidìo > gracidii;
leggìo > leggii.
B. Il plurale dei sostantivi e degli aggettivi che terminano in -io sarà con una sola "i" quando su di essa non cade alcun accento, perché appunto l'accento si trova su un'altra vocale. E questo è il caso di olio, che diventa oli al plurale.
òlio > oli
bàcio > baci.

Un altro dubbio atroce che spesso ci assale è l'utilizzo di: " a fianco oppure affianco"?
Come si scrive davvero?
C'è un piccolo ma validissimo trucchetto, che ci aiuterà sempre quando saremo in preda al dubbio!
Vi basterà ricordare che affianco, scritto unito, è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo affiancare.
Se volete utilizzare la locuzione come sinonimo di: accanto, vicino, la forma corretta da usare è a fianco, quindi scritto separato.
Vorrei, però, fare una precisazione: affianco, per intendere accanto, non è grammaticalmente scorretta, tanto che viene registrata nel Dop (Dizionario di Ortografia e Pronuncia), ma è indicata come forma arcaica e rara, molto meno usuale della forma separata.
Sulla scia simile del precedente esempio abbiamo: avallare oppure avvallare?
Come si scrive?
Innanzitutto per avallo, intendiamo la convalida di qualche cosa, un documento oppure un'azione da portare a termine.
In questo caso il verbo da utilizzare, e da cui proviene il sostantivo nella sua forma corretta, è avallare. Spesso questo termine viene scritto con la doppia "v".
Ma così facendo e volendo attribuirgli il significato appena spiegato, è errato.
Infatti la parola "avvallare" va utilizzata nel senso di ripianare, spianare oppure infossare.

Vi è mai capitato, quando state scrivendo un bel romanzo nuovo, un altro dubbio pesante che vi assale come:
" Dopo il punto interrogativo (?) ci vuole sempre la maiuscola?"
Partiamo dal fatto che il punto interrogativo è un segno di punteggiatura. Il suo uso è abbastanza intuitivo e semplice: lo troviamo nelle domande, siano esse espressione di un dubbio o di una richiesta. Potrebbe anche indicare sarcasmo e sospetto se racchiuso tra due parentesi tonde.
Es. --> Mi hanno detto che ci sarai anche tu alla festa (?)
Regola:
A. Dopo il punto interrogativo va la lettera maiuscola se si tratta di uno stacco netto con la frase precedente o della risposta alla domanda.
B. Se invece siamo di fronte a una successione è possibile utilizzare la lettera minuscola.
Cosa dite, dopo tutte queste regole, vogliamo sciogliere la mente e dare spazio alla creatività?
Vorrei proporvi due esercizi di scrittura creativa.
Ho sempre sostenuto che ogni scrittore debba allenarsi spesso e con costanza, proprio come fanno gli atleti, i musicisti, perché la scrittura è un talento e va allenato.
Per migliorarci dovremmo allenarci quotidianamente scrivendo magari scene nuove e dare seguito a spunti creativi improvvisi, allora facciamo insieme questi due esercizi!
Partiamo proprio da quelli di creatività...

1) Ti risvegli e non ti ricordi più nulla: non sai chi sei, né dove ti trovi e nessuno ti conosce…
2) Facendo zapping in tv scopri che - in un noto programma di persone scomparse- i tuoi parenti ti danno per scomparso e ti stanno cercando…
Buon divertimento e fatemi sapere che cosa ha creato la vostra mente!
Anna Meola
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Grazie a te Anna e alla tua partecipazione! Allora buon lavoro con la Spy story, poi vorrei leggerla! :0)
Grazie Anna per questa rubrica istruttiva e divertente!
Non ho potuto fare a meno di ridere pensando di ritrovarmi a Chi l'ha visto?, in realtà la trasmissione è drammatica, ma ho immaginato di essere ricercata in una sorta di sogno o incubo ed è un possibile inizio di spy story ...a presto